Smartworking: tre preziose regole per renderlo produttivo

L’emergenza Coronavirus ha comportato un’accelerazione repentina delle attività a distanza.
Ecco i consigli per gestire al meglio il lavoro a distanza.

L’emergenza Coronavirus ha comportato un’accelerazione repentina delle attività a distanza: tutte le aziende che hanno potuto adeguarsi, hanno proseguito il loro lavoro da remoto in una modalità che ha portato con sé la necessità di ridisegnare il proprio quotidiano e, a volte, persino la propria casa. Con buona probabilità è stata una grande “prova generale” che darà utili indicazioni alle aziende sulle potenzialità di questo nuovo modo di lavorare, soprattutto quando l’emergenza sarà finita.

Per qualche azienda è stata una novità totale, per altre un modo per fare un test definitivo su una modalità già praticata: parliamo di smartworking e lavoro da remoto che anche in Italia sta diventando una opzione concreta per molti lavoratori.

Il DPCM del 19 ottobre scorso ha inoltre esteso la possibilità del cosiddetto “smartworking semplificato” (cioè anche in assenza di accordi formali e individuali) fino al 31 gennaio 2021.

 

Che cos’è lo smartworking?

Orari flessibili, uffici completamente riorganizzati, un nuovo modo di pensare il lavoro. In altre parole, lo smartworking, anche detto “lavoro agile”. Questa modalità, che era stata timidamente accolta da alcune aziende, ha subìto un’impennata repentina a causa dell’emergenza Coronavirus, che ha costretto alla chiusura immediata numerose imprese ed uffici, al fine di favorire le misure di contenimento del virus.

Ecco i consigli per gestire al meglio il lavoro a distanza.

  • Crea il tuo spazio
  • Concediti delle pause
  • Occhio alla sicurezza

Fonte: Aviva.it